Sant’Agata dei Goti (Sannio): le declinazioni dell’Asprinio di Vitematta in una degustazione da non perdere


La struttura settecentesca di Palazzo Viscardi, nel cuore di Sant’Agata dei Goti (sede del ristorante Agape) ospiterà nel pomeriggio di giovedì 3 luglio (ore 18.30) l’interessante degustazione ‘Vitematta – La sostenibilità di un “piccolo-grande” vino’. Protagonisti i vini ottenuti da uve Asprinio dall’azienda che ha sede a Casal di Principe. A guidare il racconto saranno Gianna Piscitelli (Sommelier Ristorante Agape), Pasquale Carlo (Coordinatore regionale Vinibuoni d’Italia) e Vincenzo Letizia (Presidente Cooperativa Sociale Eureka).

Sarà un viaggio affascinante, alla ricerca dell’anima dell’Asprinio, antichissimo vitigno storico della Campania, iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite nel 1970. È noto per la sua spiccata acidità, che lo rende adatto alla produzione di vini spumanti, sia con metodo classico che charmat. La coltivazione tradizionale dell’Asprinio, in particolare nella zona tra Napoli e Caserta, avviene con il sistema dell’alberata, dove la vite è abbinata a tutori vivi come olmi e pioppi.

Viene coltivato su suoli di chiara matrice vulcanica (vicinanza con i Campi Flegrei e Roccamonfina): in sommità presentano uno spessore variabile, di alcuni metri, di materiali riconducibili al secondo periodo flegreo che rappresentano le facies incoerenti (pozzolane) e coerenti o pseudo coerenti (tufo giallo); in profondità uno spessore di materiali riconducibili al primo periodo flegreo (tufo grigio). Si tratta di formazioni sciolte o litoidi, che provengono da una stessa tipologia di terreni, i piroclastici. La composizione mineralogica prevalendo i prodotti dei Campi Flegrei, è trachitica di natura alcalina ed inquadrabile nelle associazioni magmatiche potassiche.

Il fascino dell'Alberata

Il fascino dell’Alberata

Cantine Vitematta nasce nel 2009 dalla Cooperativa Eureka. In particolare, produce vini le cui uve sono coltivate su terreni confiscati alla criminalità organizzata nel territorio di Casal di Principe. Cogliendo la sfida del riutilizzo sociale e produttivo dei beni confiscati alle mafie, la cooperativa include nel suo team persone svantaggiate nell’ambito della salute mentale, con il fine di contribuire al loro percorso di emancipazione. Il tutto preservando la tradizione ancestrale dell’Asprinio, e non solo.

I vini in degustazione:

– Aversa Doc Asprinio ‘Reginae’

– Terre del Volturno Igt Asprinio ‘Pietra Bianca’

– Terre del Volturno Igt Asprinio Metodo Ancestrale ‘Femmen’

– Terre del Volturno Igt Asprinio Frizzante ‘Tesoro del Re’

– Aversa Doc Asprinio Spumante Metodo Classico Millesimato Pas Dosè ‘Radice Etrusca’

L’appuntamento sarà anche l’occasione per far conoscere l’ultima iniziativa all’insegna – all’insegna dell’integrazione – messa in campo dalla cantina. Si tratta del progetto ‘Di-vino e Di-verso’: 500 bottiglie di Asprinio di Aversa, le cui etichette e scatole in legno sono state realizzate dai bambini con disturbi dello spettro autistico dell’associazione Kairos. Questo progetto è stato presentato lo scorso 21 giugno al Teatro della Legalità di Casal di Principe.

Le bottiglie 'Di-vino e Di-verso'

Le bottiglie ‘Di-vino e Di-verso’

L’iniziativa si connota per diversi nobili spunti: la partecipazione degli ultimi, la riqualificazione di zone confiscate alla camorra, riscatto del territorio, raccolta fondi e anche la tutela dell’Alberata Aversana e la prosecuzione della tradizionale e storica produzione dell’Asprinio di Aversa, antichissimo e quasi sconosciuto vitigno campano che si caratterizza per la sua originalissima forma di allevamento (Presìdio Slow Food e candidata Patrimonio Unesco) in cui la vite viene “maritata” (sposata) con un tutore vivo (alberi di pioppo), raggiungendo altezze fino a 15 metri.  I proventi della vendita delle bottiglie serviranno anche a finanziare le attività di Eureka stessa, associazione fortemente impegnata nel sociale.

Per la degustazione di Sant’Agata dei Goti info e prenotazioni: 338 2961502 – [email protected]

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